Giorgio Scarato: l’eccellenza del disegno che tutto il mondo ci invidia.

Giorgio Scarato si presenta come una persona austera e rigorosa, sguardo severo, labbra serrate dietro la lunga barba grigia. Si siede davanti a me e mi scruta: “Voglio sapere prima che domande mi farai”. Fortunatamente mi basta poco per capire che è tutta una finta: il Maestro infatti è una persona estremamente disponibile, affabile, sempre con la battuta pronta, oltre che un grande professionista. Parliamo di un’istituzione nel campo dell’illustrazione: ha collaborato con le più grandi case editrici di tutto il mondo, da Walt Disney a Mondadori, passando per il gruppo editoriale Fabbri-Bompiani-Sonzogno. Le sue opere sono state esposte nelle mostre di tutto il mondo, da New York a Chicago, da Dallas a Palm Beach, e poi in Giappone passando per Stoccolma, Vienna e Praga, “…ma non sono mai andato, altrimenti non sarei riuscito a lavorare”. Considerato uno dei più grandi pittori del mondo, si dice anche che sia il vero Maestro di Milo Manara.

Il suo destino era già scritto: il primo premio a livello nazionale lo vinse alle scuole medie disegnando un accampamento di zingari, sicuramente un soggetto inusuale per un ragazzino.

“Certamente sì. Mio padre è morto quando avevo 5 anni, quindi i ricordi sono un po’ sfumati. Quando andavo a scuola in qualche materia zoppicavo, studiavo poco e mi ha salvato più volte la mia vena artistica”.

Dentro di lei prevale l’illustratore o il pittore?

“Dobbiamo fare un distinguo. Ci sono vari mondi editoriali nell’illustrazione: era la Mondadori a comandare il mondo in quegli anni quando ero a Milano, e in subordine il più popolare come edizioni era il Gruppo Editoriale Fabbri, che poi diventò Fabbri Sonzogno Bompiani. La mia cultura del fare è maturata lì a Milano negli anni ’60 all’Eurostudio, che era come un’agenzia che procurava lavori per tutti: c’è stato questo intreccio con personaggi che noi guardavamo da lontano prima di essere là, come Hugo Pratt, personaggi che oggi non ci sono più”.

A proposito di questi personaggi famosi, nella sua carriera ha avuto modo di incontrarne parecchi: abbiamo citato Hugo Pratt, ma ricordiamo anche tra gli altri Umberto Eco. Ce n’è uno in particolare che ha segnato il suo percorso?

“Dal punto di vista di disegno, fumetto ed illustrazione i campioni c’erano già. Abbiamo citato Hugo Pratt, che tra l’altro ha le sue tavole esposte al MoMA di New York. Lui inventava anche le storie, non aveva bisogno di una sceneggiatura da sviluppare: era un grande attore, recitava sempre una parte come i suoi personaggi dei fumetti. Poi arrivò l’invenzione geniale di quel personaggio che è stato Corto Maltese che viaggiava nel tempo… da Pratt c’era sempre da aspettarsi qualche sorpresa”.

L’arte di Scarato ha abbracciato anche la sfera religiosa, con ritratti di cardinali, progettazione di oggetti sacri e il primo premio vinto al Concorso Internazionale indetto dall’Ordine dei Comboniani. Inoltre, il Maestro è il Presidente dell’Associazione Culturale “Bottega d’Arte”, fondata in Sud America dallo scrittore Jorge Amado, che gode del Patrocinio della Presidenza del Parlamento Europeo.

Lei tiene corsi di disegno e pittura presso il suo Atelier, che si trova in una ex Chiesa del 1470. Cosa consiglia ai giovani che si vogliono avvicinare a questo mondo?

“Beh, è giusto che ognuno faccia quello che crede, che vada avanti per la sua strada… bisogna anche vedere se c’è la stoffa. Poi c’è la famosa sigla: S.C.T.”

Lo guardo incuriosita: “devo indovinare?”

Mi sorride ed io non so proprio a cosa pensare, quindi me la faccio tradurre: Sono C…. Tuoi. Tutto chiaro. E scoppiamo a ridere.

Puoi seguire Giorgio Scarato su http://giorgioscarato.com/

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